Limitazione del piombo negli elementi in lega: sfide e opportunità

Per anni, il piombo è stato un componente fondamentale nelle leghe metalliche. Oggi, grazie a normative sempre più stringenti e a una crescente consapevolezza dei rischi per la salute e l’ambiente, stiamo assistendo a una vera e propria rivoluzione nel settore.

L’utilizzo del piombo nelle leghe metalliche è stato drasticamente ridotto a causa della sua tossicità per l’uomo e l’ambiente. Questo metallo pesante, infatti, danneggia il sistema nervoso, in particolare nei bambini, e contamina suoli, acque e aria. Le restrizioni sono state introdotte negli anni ’80 in Germania, per limitare l’uso di piombo in lega nei componenti a contatto con l’acqua potabile (rubinetterie e raccorderie), e con gli anni anche gli altri paesi si sono adeguati alle linee del OMS. 

Le ragioni delle restrizioni 

La pericolosità del piombo ha portato a una serie di normative internazionali, come la direttiva RoHS e il regolamento REACH, che ne limitano l’uso in numerosi prodotti. Anche a livello europeo e nazionale sono state introdotte leggi specifiche. 

Le sfide per l’industria 

Le aziende sono chiamate ad affrontare diverse sfide: 

Sviluppare alternative: creare leghe senza piombo che mantengano le stesse prestazioni in uso e in lavorazione (il piombo in lega aiuta la formazione del truciolo, facilitando la lavorazione meccanica).

Aggiornare i processi produttivi: adattare le linee di produzione per lavorare materiali esenti da piombo, aggiornare utensili e adottare nuove strategie di lavorazione. 

Affrontare costi maggiori: la transizione può comportare un aumento dei costi sia della materia prima sia per le maggiori difficoltà di lavorazione e usura degli utensili. 

Un futuro più sostenibile ♻️

Nonostante le severe restrizioni all’uso del piombo nelle apparecchiature elettriche ed elettroniche (AEE) imposte dalla direttiva RoHS (2011/65/UE), sono state introdotte alcune deroghe temporanee. Queste deroghe, valide fino al 2026 o al 2027 a seconda dei casi, riguardano principalmente: 

  • Componenti in vetro o ceramica: è ancora consentito l’uso di piombo in specifici componenti come vetri e ceramiche. 
  • Ceramiche dielettriche: il piombo può essere utilizzato in condensatori con ceramiche dielettriche. 
  • Saldature ad alta temperatura: le saldature ad alta temperatura possono ancora contenere piombo per alcune tipologie di interventi. 
  • Leghe metalliche: il piombo può essere impiegato come elemento di lega in lavorazioni specifiche su acciaio, alluminio e rame. 

Tali deroghe sono state concesse per consentire all’industria di adeguarsi gradualmente alle nuove normative e di sviluppare alternative tecnologiche più sostenibili. (fonte: reteambiente.it) 

Oggi, in Europa, i componenti in ottone con massimo l’1% della loro superficie a contatto con l’acqua devono avere una percentuale di piombo pari a 3,5% mentre quelli con un massimo del 10% possono essere realizzati con una percentuale di piombo del 2,2%. Infine, al di sopra del 10% di superficie a contatto con l’acqua, la percentuale di piombo deve essere massimo 0,2%.  

Nonostante le difficoltà, la riduzione dell’uso del piombo è fondamentale per la salute e l’ambiente. Le normative esistenti stanno spingendo l’industria a innovare e a trovare soluzioni più sostenibili, anche se ciò comporta costi a breve termine. I benefici a lungo termine, tuttavia, sono innegabili. 

 

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